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5 regole per servire il caffè espresso perfetto

Una procedura da seguire alla lettera

La preparazione del caffè è, per ogni italiano, un rito sacro, che impone precise regole da seguire, fondamentali per ottenere un espresso perfetto, nel rispetto della tradizione.
In casa, al bar o al ristorante, il caffè espresso è, senza dubbio, la bevanda più apprezzata e consumata dello stivale, perché associato ad un momento di convivialità davvero irrinunciabile.
Chi ha scelto di servire il caffè espresso è, dunque, a conoscenza della grande rilevanza di un’offerta di questo tipo e dell’importanza di rispettare la procedura originale.
Sottovalutare una tradizione così radicata come quella del caffè è uno sbaglio che i locali commerciali impegnati nell’attività non possono commettere, perché questo significherebbe tradire le aspettative della clientela.
Le macchine da caffè professionali targate CIME s.r.l., azienda di Via longarone n. 41, a Zibido S. Giacomo (MI), assicurano agli operatori del settore facilità di utilizzo e risultati eccellenti, capaci di catturare l’attenzione della gente per qualità e gusto.
Andiamo ora ad analizzare le 5 regole per servire il caffè espresso perfetto.

L’acqua 

Può sembrare un elemento banale, ma l’acqua è, in realtà, la vera essenza di un caffè espresso perfetto.
Il procedimento di estrazione, infatti, individua nell’acqua lo strumento fondamentale per la buona riuscita dell’operazione, che non può prescindere da un liquido con determinate caratteristiche.
Per preparare un buon espresso, l’acqua utilizzata deve contenere la giusta dose di sali minerali, proprio perché una carenza o un’eccessiva quantità di questi influirebbe, in modo negativo, sul gusto finale del caffè.
In particolare, inserendo nella macchina una tipologia di acqua satura di minerali, molte delle proprietà del caffè non potrebbero essere trasferite alla bevanda finale, che risulterebbe, dunque, povera di aroma e consistenza.

La pressione 

Nella preparazione del caffè espresso, utilizzare una macchina professionale, capace di dosare correttamente la pressione necessaria ad estrarre la bevanda, può davvero fare la differenza.
Una pressione troppo alta, infatti, rischia di trasferire al caffè note poco gradevoli e, allo stesso modo, una pressione eccessivamente bassa non è in grado di garantire un espresso corposo e aromatico.

Dosi e pressatura 

Per servire un caffè espresso perfetto è necessario prestare attenzione alla dose della miscela ed alla sua pressatura.
Secondo gli esperti, una tazzina di espresso richiede circa 7 grammi di caffè.
Una quantità maggiore impedisce all’acqua di attraversare lo strato macinato, trasformando l’espresso in una bevanda dal sapore bruciato.
Al contrario, una dose inferiore ai grammi richiesti fa sì che l’acqua, al passaggio, non riesca ad estrarre le proprietà ed il gusto della miscela.
La pressatura, invece, è considerata il tocco magico per ogni espresso.
Solo una pressata equilibrata, infatti, elimina il rischio di sotto e sovra estrazione del caffè. 

I tempi 

Anche le tempistiche sono importanti.
I veri estimatori sanno che, una volta effettuata la macinatura, la polvere deve essere utilizzata entro un tempo massimo di 15 minuti.
Superare tale soglia significherebbe perdere la maggior parte delle note aromatiche del caffè espresso, che risulterebbe tutt’altro che perfetto.

Gli strumenti di lavoro 

Non esiste caffè espresso perfetto senza una valida macchina professionale incaricata della preparazione.
Per ottenere risultati apprezzabili, infatti, è importante partire da attrezzature di qualità, scelte con cura ed attenzione.
Solo apparecchi Made in Italy, realizzati attraverso l’unione di tecnologia avanzata e artigianato tradizionale possono garantire all’operatore un risultato eccellente, replicato ogni volta che il cliente ordina un espresso.
La casa produttrice CIME s.r.l. offre una vasta gamma di attrezzature destinate alla preparazione del caffè, insieme ad un eccellente servizio di assistenza post vendita.
Visita il sito internet o chiama il numero 02/90005468 per saperne di più.

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CIME S.r.l. pone grande attenzione affinché le proprie attività e il proprio business siano svolti con integrità e nel rispetto della legge.

Per “Whistleblowing” si intende qualsiasi segnalazione, proveniente dal personale o da terzi (ad esempio Partner, Fornitori, Clienti, Collaboratori ed in generale Stakeholder), circa una condotta avvenuta nel contesto lavorativo o impattante su di esso e riferibile al personale stesso e/o a terzi, inerente ad una violazione di leggi, regolamenti, regole e procedure vigenti nella Società.

Al fine di rafforzare l’impegno allo svolgimento della propria attività con la massima integrità ed onestà, la Società si è adeguata alla normativa in tema di Whistleblowing, mettendo a disposizione dei propri Stakeholder un sistema di segnalazione che consente di effettuare le segnalazioni come sopra individuate nel massimo rispetto della riservatezza del segnalante, in ossequio a quanto previsto dal D.lgs. 10 marzo 2023, n. 24 (“Attuazione della direttiva UE 2019/1937 del Parlamento Europeo e del Consiglio riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione e recante disposizioni riguardanti la protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali”).  

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Le segnalazioni possono riguardare informazioni apprese nell’ambito del contesto lavorativo di violazioni potenziali o effettive, ovvero di condotte volte a occultare le violazioni, di:

i) illeciti amministrativi, contabili, civili e penali che ledono gli interessi, il decoro e l’integrità dell’ente;

ii) condotte illecite rilevanti ai sensi del D.Lgs. 231/2001 o violazioni del Modello 231, delle procedure interne rilevanti ai fini del Modello 231 e del Codice Etico, ove esistenti;

iii) illeciti che rientrano nell’ambito di applicazione della normativa comunitaria relativa ai settori degli appalti pubblici, servizi, prodotti e mercati finanziari, prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, sicurezza e conformità dei prodotti, sicurezza dei trasporti, tutela dell’ambiente, radioprotezione e sicurezza nucleare, sicurezza degli alimenti e dei mangimi e salute e benessere degli animali, salute pubblica, protezione dei consumatori e tutela dei dati personali, sicurezza delle reti e dei sistemi informativi;

iv) atti od omissioni che ledono gli interessi finanziari dell’Unione Europea;

v) atti od omissioni riguardanti il mercato interno.

Non costituiscono segnalazioni whistleblowing, invece, le contestazioni, rivendicazioni o richieste legate ad un interesse di carattere personale del segnalante che attengono esclusivamente al proprio rapporto individuale di lavoro, ovvero inerenti al proprio rapporto con le figure gerarchicamente sovraordinate e le comunicazioni o i reclami relativi ad attività di natura commerciale o di servizi verso l’esterno.

La segnalazione deve essere effettuata in buona fede e deve essere completa di tutti gli elementi a conoscenza del segnalante, in modo da permettere le dovute verifiche sulla fondatezza dei fatti oggetto di segnalazione.

La Società garantirà la riservatezza del segnalante, qualunque sia la modalità di segnalazione scelta, e gestirà tutte le informazioni in modo confidenziale e nel rispetto della normativa vigente.

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La Società, in ossequio a quanto previsto nelle Linee guida in materia di Whistleblowing adottate e pubblicate in bacheca aziendale, ha istituito un “Comitato Segnalazioni” composto dal Responsabile delle Risorse Umane e dal Responsabile Amministrativo, formalmente autorizzati al trattamento di dati personali potenzialmente contenuti all’interno delle segnalazioni ai sensi del Regolamento (UE) 2016/679 (c.d. “GDPR”), e ha messo a disposizione un Modello per la segnalazione, parimenti reso pubblico in bacheca.

Le segnalazioni di comportamenti illegittimi come sopra identificati potranno essere effettuate da chiunque, dipendenti e soggetti terzi, in buona fede e senza paura di ritorsioni, con le seguenti modalità e canali:

–              in forma scritta, sia con la compilazione del Modello per la segnalazione che potrà essere inviato a mezzo posta, con indicazione “riservata personale” al “Comitato Segnalazioni”, presso CIME S.r.l., Via Longarone, 41, 20080 Zibido San Giacomo (MI), sia attraverso l’utilizzo di strumenti informatici, inviando con mail all’indirizzo mail di seguito indicato whistleblowing@cimeitalia.com il Modello per la segnalazione compilato;

–              su richiesta specifica del segnalante, mediante incontri diretti con il Comitato Segnalazioni.

Per fissare un appuntamento con il Comitato Segnalazioni o ricevere la documentazione inerente tra cui Linee guida e Modello per la segnalazione, si può anche contattare il Comitato Segnalazioni direttamente in azienda o a mezzo indirizzo mail whistleblowing@cimeitalia.com.