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Perché il caffè espresso è una prerogativa italiana

Il caffè è amatissimo in tutto il mondo e viene servito in tanti modi diversi, espresso compreso. Nonostante la sua diffusione nel mondo, però, l’espresso resta una peculiarità propria dell’Italia, paese dove è nato.

 

La nascita dell’espresso

Un tempo preparare il caffè era un’operazione lunga che rallentava l’attività dei Caffè. Proprio per questo i proprietari di tali attività iniziarono a cercare un modo per velocizzare la preparazione di tale bevanda. Il primo a realizzare un caffè istantaneo fu a Torino Angelo Moriondo, che nel 1884 brevetta anche la macchina da lui inventata. Macchina che viene poi perfezionata da Luigi Bezzerra e commercializzata da Desiderio Pavoni (1902). Un ruolo determinante lo ha anche Pier Teresio Arduino che realizza una macchina esteticamente molto curata, che viene venduta in tutto il Paese (1910). Il gusto del caffè di queste macchine, però, sapeva di bruciato ed era molto amaro. Nel 1938 Achille Gaggia inventa una nuova macchina per l’espresso, non più basata sul vapore ma sull’alta pressione raggiunta dall’acqua tramite un pistone. È questa la vera svolta per un espresso come quello che beviamo ancora oggi al bar.

 

Il caffè come momento conviviale

Bere un espresso è molto di più della semplice assunzione di un caffè. Basti pensare che, soprattutto nei primi tempi, questo era un’esclusiva dei bar. Bere un espresso all’inizio rappresentava quindi anche uno status sociale. Ma soprattutto era, ed è ancora oggi, un momento conviviale. Il caffè lo si beve per lo più in compagnia, mentre si conversa e se si è soli il barista o i clienti vicini di bancone diventano gli interlocutori. Bere un caffè insieme è anche un modo per chiudere un affare.

La stessa scelta del caffè da bere è specchio della cultura e tradizione del posto: basti pensare al Parampampoli tipico dell’Alto Adige, al Bicerin piemontese e al caffè alla valdostana, solo per fare alcuni esempi. Ogni cliente, inoltre, personalizza l’espresso secondo il suo gusto personale: corto, lungo, in tazza grande, schiumato, in vetro, corretto.

 

La diffusione nel mondo

L’espresso si diffonde nel mondo con l’emigrazione italiana. Pur trovando degli estimatori, non ha la stessa presa sui consumatori locali di quella che ha in Italia. Questo sia per una questione di gusti sia perché in molte realtà viene meno l’aspetto conviviale strettamente connesso al consumo dell’espresso tipico italiano. E proprio per adeguarsi ai gusti locali le macchine vengono tarate in modo diverso da come lo sono in Italia, da qui la sensazione per un italiano all’estero di un espresso in molti casi imbevibile.

 

La curiosità: come si beve il caffè nel mondo

In Francia il caffè è quasi sempre abbinato al latte (café au lait). In Germania si beve con rum e panna montata (pharisäer). In Turchia il caffè è finemente macinato e lo zucchero viene messo prima che l’acqua bolla (türk kahvesi). In Grecia è simile a un frappuccino e viene usato caffè istantaneo per la preparazione (frappè). In Messico è una miscela di anice, cannella e chiodi di garofano con zucchero (cafe de olla). In Corea del Sud si mischia caffè istantaneo, zucchero e acqua calda fino a ottenere una consistenza spumosa che si serve con un bicchiere di latte (dalgona coffee). A Hong Kong il caffè è mixato con un infuso di tè al latte (yuanyang).

 

Per una macchina per espresso professionale affidati a CIME. L’azienda con sede a Zibido San Giacomo (MI), in Via Longarone 41 assicura il perfetto equilibrio tra know-how all’avanguardia e cura artigianale del prodotto. Per maggiori informazioni visita il sito www.cimeitalia.com.

 

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CIME S.r.l. pone grande attenzione affinché le proprie attività e il proprio business siano svolti con integrità e nel rispetto della legge.

Per “Whistleblowing” si intende qualsiasi segnalazione, proveniente dal personale o da terzi (ad esempio Partner, Fornitori, Clienti, Collaboratori ed in generale Stakeholder), circa una condotta avvenuta nel contesto lavorativo o impattante su di esso e riferibile al personale stesso e/o a terzi, inerente ad una violazione di leggi, regolamenti, regole e procedure vigenti nella Società.

Al fine di rafforzare l’impegno allo svolgimento della propria attività con la massima integrità ed onestà, la Società si è adeguata alla normativa in tema di Whistleblowing, mettendo a disposizione dei propri Stakeholder un sistema di segnalazione che consente di effettuare le segnalazioni come sopra individuate nel massimo rispetto della riservatezza del segnalante, in ossequio a quanto previsto dal D.lgs. 10 marzo 2023, n. 24 (“Attuazione della direttiva UE 2019/1937 del Parlamento Europeo e del Consiglio riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione e recante disposizioni riguardanti la protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali”).  

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Le segnalazioni possono riguardare informazioni apprese nell’ambito del contesto lavorativo di violazioni potenziali o effettive, ovvero di condotte volte a occultare le violazioni, di:

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iii) illeciti che rientrano nell’ambito di applicazione della normativa comunitaria relativa ai settori degli appalti pubblici, servizi, prodotti e mercati finanziari, prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, sicurezza e conformità dei prodotti, sicurezza dei trasporti, tutela dell’ambiente, radioprotezione e sicurezza nucleare, sicurezza degli alimenti e dei mangimi e salute e benessere degli animali, salute pubblica, protezione dei consumatori e tutela dei dati personali, sicurezza delle reti e dei sistemi informativi;

iv) atti od omissioni che ledono gli interessi finanziari dell’Unione Europea;

v) atti od omissioni riguardanti il mercato interno.

Non costituiscono segnalazioni whistleblowing, invece, le contestazioni, rivendicazioni o richieste legate ad un interesse di carattere personale del segnalante che attengono esclusivamente al proprio rapporto individuale di lavoro, ovvero inerenti al proprio rapporto con le figure gerarchicamente sovraordinate e le comunicazioni o i reclami relativi ad attività di natura commerciale o di servizi verso l’esterno.

La segnalazione deve essere effettuata in buona fede e deve essere completa di tutti gli elementi a conoscenza del segnalante, in modo da permettere le dovute verifiche sulla fondatezza dei fatti oggetto di segnalazione.

La Società garantirà la riservatezza del segnalante, qualunque sia la modalità di segnalazione scelta, e gestirà tutte le informazioni in modo confidenziale e nel rispetto della normativa vigente.

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La Società, in ossequio a quanto previsto nelle Linee guida in materia di Whistleblowing adottate e pubblicate in bacheca aziendale, ha istituito un “Comitato Segnalazioni” composto dal Responsabile delle Risorse Umane e dal Responsabile Amministrativo, formalmente autorizzati al trattamento di dati personali potenzialmente contenuti all’interno delle segnalazioni ai sensi del Regolamento (UE) 2016/679 (c.d. “GDPR”), e ha messo a disposizione un Modello per la segnalazione, parimenti reso pubblico in bacheca.

Le segnalazioni di comportamenti illegittimi come sopra identificati potranno essere effettuate da chiunque, dipendenti e soggetti terzi, in buona fede e senza paura di ritorsioni, con le seguenti modalità e canali:

–              in forma scritta, sia con la compilazione del Modello per la segnalazione che potrà essere inviato a mezzo posta, con indicazione “riservata personale” al “Comitato Segnalazioni”, presso CIME S.r.l., Via Longarone, 41, 20080 Zibido San Giacomo (MI), sia attraverso l’utilizzo di strumenti informatici, inviando con mail all’indirizzo mail di seguito indicato whistleblowing@cimeitalia.com il Modello per la segnalazione compilato;

–              su richiesta specifica del segnalante, mediante incontri diretti con il Comitato Segnalazioni.

Per fissare un appuntamento con il Comitato Segnalazioni o ricevere la documentazione inerente tra cui Linee guida e Modello per la segnalazione, si può anche contattare il Comitato Segnalazioni direttamente in azienda o a mezzo indirizzo mail whistleblowing@cimeitalia.com.